Il progresso e le innovazioni tecnologiche hanno fatto e stanno facendo fare passi da gigante alla medicina in generale e alla chirurgia in particolare, anche nell’ambito della chirurgia ortopedica. Abbiamo approfondito l’argomento con il Dottor Piero Budassi.
Dottor Budassi, qual è l’impatto dell’evoluzione tecnologica nella vostra pratica chirurgica?
Il progresso scientifico, con l’introduzione di materiali sempre più evoluti e tecnologie innovative ha avuto ricadute significative sul nostro operato, soprattutto nell’ambito della chirurgia protesica.
Materiali delle componenti protesiche sempre più duraturi garantiscono una vita prolungata alla protesi stessa. Ma non solo: sono stati progettati sistemi avanzati in grado di migliorare la precisione in sala operatoria, come la robotica.
Può spiegarci che cos’è la chirurgia robotica?
La chirurgia robotica è una tecnica che prevede l’utilizzo di un sistema robotico per eseguire un intervento o una parte di esso.
In pratica, il chirurgo utilizza una console di controllo per guidare i movimenti di un braccio robotico a cui sono agganciati gli strumenti chirurgici.
Nell’ambito della chirurgia protesica il sistema robotico può essere utilizzato negli interventi per l’impianto di protesi d’anca, di ginocchio o di spalla.
Quali sono i vantaggi di questa tecnica?
Nell’ambito della protesica, la chirurgia robotica offre diversi vantaggi: innanzitutto assicura una maggiore precisione del gesto chirurgico e una maggior accuratezza dei tagli e del posizionamento delle componenti protesiche, effettuando peraltro incisioni chirurgiche di dimensioni ridotte.
Questo si traduce in una serie di benefici rispetto alla chirurgia tradizionale: un rischio inferiore di complicanze, una riduzione del dolore postoperatorio, una degenza ospedaliera più breve e un più rapido ritorno alle attività della vita quotidiana.
Inoltre la chirurgia robotica può contribuire a migliorare i risultati a lungo termine degli interventi di chirurgia protesica.
Ci sono delle limitazioni all’utilizzo del sistema robotico?
La chirurgia robotica è una tecnologia costosa, che può aumentare i costi degli interventi, ma soprattutto richiede un adeguato periodo di formazione e apprendimento da parte del chirurgo, piuttosto lungo e impegnativo.
La vostra equipe è molto attenta alle innovazioni tecnologiche; utilizzate anche la realtà aumentata?
Sì, utilizziamo questa tecnica nel caso di interventi chirurgici particolarmente complessi di artroprotesi di spalla.
Grazie all’impiego di uno speciale visore, la realtà virtuale ci consente di sovrapporre le immagini virtuali elaborate in fase di pianificazione preoperatoria a quelle reali della sala operatoria.
Avvalendoci di questa tecnica riusciamo a risolvere brillantemente anche casi molto complessi e soprattutto possiamo perfezionare il posizionamento delle componenti protesiche, garantendo così un aumento della durata complessiva dell’impianto.